cenni storici

Massafra racchiude un ricco tesoro di storia, arte, cultura e natura. Lungo le pareti scoscese e ripide delle gravine si è sviluppata la civiltà di un popolo che ha radici molto profonde. Per la ricchezza delle testimonianze storico, artistiche, naturalistiche e paesaggistiche ricordiamo le Gravine della Madonna della Scala e di San Marco. La prima prende il nome dal Santuario omonimo e delimita ad ovest l’abitato. La seconda, dalla chiesa rupestre dedicata al Santo, divide la città vecchia dalla nuova, collegata dal ponte Garibaldi. Affacciandoci sulla gravina di San Marco e dalla terrazza che sporge su quella della Madonna della Scala possiamo ammirare un paesaggio suggestivo: case e chiese rupestri ricche di affreschi, una ricca vegetazione e numerose specie di volatili ed insetti. In queste gravine l’uomo ha iniziato la propria esistenza a partire dal Neolitico. Gli insediamenti rupestri divennero il luogo di rifugio per i monaci bizantini fuggiti dall’Oriente ai tempi delle lotte iconoclastiche. L’invasione normanna e dei popoli del Nord non determinò il declino della vita rupestre e solo intorno al XIV sec. il villaggio cominciò ad essere abbandonato a causa di alcuni crolli. Nacquero così nuovi tipi di abitazioni sotterranee che avevano la stessa organizzazione delle case-grotte. Famosa nel villaggio rupestre della Madonna della Scala è la Farmacia del mago Greguro, il greco sapiente che raccoglieva, catalogava ed utilizzava, con l’aiuto di sua figlia Margheritella, le erbe medicinali esistenti nella gravina. E, ancora, la grande grotta naturale “del Ciclope” adibita a luogo per assemblee pubbliche, di gioco e di mercato. Da visitare la Chiesa rupestre della Buona Nova, ricca di affreschi. Nella Gravina di San Marco, dominata dal Castello medievale, si trova la Chiesa rupestre dedicata al Santo, interamente scavata nella roccia, ritenuta una delle più belle chiese rupestri della Puglia. Sullo spalto occidentale ammiriamo la Chiesa rupestre della Candelora con affreschi. Legata a questa gravina è la Chiesa ipogeica di San Leonardo e di Sant’Antonio Abate.

itinerario turistico

Il territorio di Massafra si estende dall’altopiano delle Murge, ove si erge il Monte Sant’Elia su cui si estende l’Oasi protetta del WWF, al Mare Jonio con la caratteristica costa bassa dalla sabbia dorata, fiancheggiata dalla pineta con i tipici pini d’Aleppo e un ricco sottobosco di vegetazione mediterranea. La Massafra antica custodisce interessanti testimonianze architettoniche ed artistiche. Dal Castello Medievale alla Chiesa Madre, caratterizzata da una struttura architettonica quasi militare, conserva al suo interno antichi affreschi (XVI-XVII sec.) che ornano altari barocchi, mentre un'artistica macchina lignea fa da sfondo, insieme al coro. A fianco alla chiesa è situato l'Oratorio del Purgatorio con soffitto barocco. Dal Convento di San Benedetto in stile barocco con pregiate decorazioni interne, al Convento di Sant’Agostino che offre al visitatore un suggestivo spettacolo di barocco pugliese, dotato di un’acustica naturale che lo rende luogo ideale per rappresentazioni musicali. La cupola del Duomo di San Lorenzo domina il panorama urbano; all’interno ci sono numerosi altari di pregio, tra i quali spicca quello del Sacramento. La Chiesa di Gesù Bambino sorge nell’omonimo rione. Le sue origini sono collegate ai prodigi di un Bambinello di cera (conservato al suo interno), visto trasudare in casa della nobildonna Isabella Accolti Gil. Nel tratto iniziale della Gravina Madonna della Scala, in un suggestivo scenario naturale, si trova la Chiesa della Madonna delle Grazie. A metà di un’intricata scalinata, che congiunge il centro storico alla Via Appia. possiamo ammirare la Chiesa del SS. Medici Cosma e Damiano. Nella piazzetta antistante il panorama intorno è a dir poco straordinario. Il Santuario Madonna della Scala, dedicato alla Santa Patrona, sorge nel fondo della gravina omonima, immersa nel suggestivo ambiente naturalistico di grotte, in un’atmosfera pregna degli aromi e del mistero della "Valle delle Rose”. Venne edificato sui resti di un antico sito religioso nel 1730 insieme alla scenografica scalinata tufacea. Tipiche di Massafra sono le abitazioni ipogee a pozzo note come “vicinanze”, di cui si hanno centinaia di esemplari. Strettamente legato alla città è il fenomeno del “vivere in grotta”, con la presenza di circa 30 chiese affrescate, disseminate nel centro abitato e nelle campagne circostanti, che la rendono nota anche come “Tebaide d’Italia”. 

MANIFESTAZIONI

L’anno inizia con il Carnevale con la sfilata dei carri allegorici. Il 20 Febbraio ricorre la festività religiosa di Santa Maria della Scala, ma i festeggiamenti in onore della Patrona di Massafra si svolgono la prima Domenica di Maggio con fuochi d’artificio e la consegna simbolica delle chiavi della città. Durante la Quaresima processione dei “Crucifissi” nella Gravina Madonna della Scala. Processione dei “Misteri” dall’antica Chiesa Madre il Venerdì Santo. Festa e Processione con fiaccolata in onore dei S.S. Medici Cosma e Damiano con la tradizionale “Scambisciata” il 26 e 27 Settembre. Solenne Processione in onore di San Michele Arcangelo il 29 settembre.

gastronomia

La cucina annovera piatti semplici, variegati e gustosi, in grado di esaltare i prodotti che la campagna sa offrire e di soddisfare i palati più esigenti. Tipici primi piatti sono: orecchiette e “fricidd”, cavatelli, fave e foglie, fave “spuzzitate”, minestra del pezzente e cardoncelli al forno. Nella cucina locale dominano anche importanti secondi di carne, cotta soprattutto al fornello: braciole, “gnjumeriedde” (frattaglie di capretto o agnello ridotte a strisce, raccolte a gomitoletti con budelline e cotte alla brace). Non mancano focacce “p’ddich”e timballi che vengono preparati con cura in casa per le festività pasquali e natalizie. Dolci tipici locali sono i “tornerai” due cialde di biscotto che racchiudono uno spesso strato di gelato artigianale. Durante le festività natalizie si preparano le “carteddate” (canestrelli di pasta frolla fritti con miele), le “pett’l” (pasta lievitatae fritta), i “purcidd” (gnocchetti di pasta frolla) e i golosissimi taralli “nglppet” (ricoperti da zucchero) del periodo pasquale.

IL CARNEVALE

Il Carnevale inizia a Massafra, per tradizione secolare, il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio Abate, da cui deriva il detto popolare “de Sant’Antuòne, maschere e suòne”. In questa giornata, i contadini conducevano il loro bestiame all'annuale cerimonia della benedizione degli animali domestici e da lavoro. Ed era una festa continua, dal mattino alla sera con ricevimenti e cenette che continuavano per tutte le domeniche e i giovedì del Carnevale. È attualmente considerato uno dei più importanti e festosi della Puglia per il coinvolgimento dei cittadini e dei turisti che partecipano direttamente all'animazione e al divertimento, stimolati dalle coreografie e dalle scenografie dei carri e dei gruppi allegorici che sfilano lungo il corso principale del paese solitamente la domenica e il martedì grasso. Al termine della sfilata si svolge l’antica tradizione del corteo funebre del carnevale.

centro storico

  • Chiesa Madonna del Carmine               E-6
  • Santuario Gesù Bambino              D-5
  • Antica Chiesa Madre                   D-6
  • Chiesa di S. Lorenzo                    E-5
  • Chiesa dei S.S. Medici                  E-7
  • Chiesa di S. Gaetano                  D/E-3
  • Chiesa di S. Antonio                  E-4
  • Chiesa di S. Toma                      D-6
  • Chiesa e Conv. di S. Benedetto                   E-5
  • Cappella di Santa Lucia                 D-7
  • Chiesa e Conv. di Sant'Agostino             C/D-6
  • Torre dell'Orologio                   E-5
  • Castello                        E-6
  • Casa Natale di Niccolò Andria                 E-5